I possessori del maniero Krapina-Kostelgrad dal 16° secolo, la nobile famiglia Keglević, aveva proprie unità armate. Oltre a combattere i turchi, i Keglević usavano il loro stemma per partecipare alle celebrazioni delle feste religiose e delle usanze della zona. Pertanto, i membri di tali unità avevano anche il dovere di custodire la tomba di Gesù e sparare con le armi in onore della Risurrezione di Gesù. La festa di Pasqua, che ci racconta nel linguaggio della fede della Risurrezione di Cristo e l’ininterrotta durata della vita, cade in un momento di rinascita di tutta la natura. Questo è il momento in cui finisce l'apparente morte e inizia una nuova vita, e la gente di Kostelj ancora oggi saluta con felicità i segni di una nuova vita sparando con una pistola. L'usanza ha 500 anni e oggi ha lo status di bene immateriale protetto della Repubblica di Croazia, e da Kostel si è diffuso in tutta la Croazia e oltre.